Nella direzione della speranza cristiana, sempre lieti e sempre insoddisfatti
«L’anima della vita cristiana è l’amore per Gesù: il desiderio dell’incontro, il sospiro per la comunione perfetta e definitiva alimentano l’ardore. La dimensione della speranza e l’attesa del compimento sono sentimenti troppo dimenticati nella coscienza civile contemporanea e anche i discepoli del Signore ne sono contagiati. Il cristianesimo, senza speranza, senza attesa del ritorno glorioso di Cristo, si ammala di volontarismo, di un senso gravoso di cose da fare.
Nella pedagogia della Chiesa è annunciata la speranza del ritorno di Cristo, specie nelle prime settimane dell’Avvento ambrosiano; le sei settimane dell’Avvento ambrosiano si ripresentano ogni anno come provvidenziale invito a pensare alle cose ultime con l’atteggiamento credente che invoca ogni giorno: “venga il tuo regno”.»
(dalla Lettera Pastorale 2019/2020 dell’Arcivescovo Mario,
«La situazione è occasione – Lettera per il tempo di Avvento»)
Il nostro Arcivescovo, nel tempo d’Avvento, ci invita a riscoprire la virtù teologale della speranza; sono diverse, in queste settimane, le occasioni di riflessione e approfondimento che la comunità del Seminario propone per prepararsi ad accogliere il Salvatore.
In primo luogo, l’appuntamento dei vespri del mercoledì intitolato “La ballata della speranza”, ripreso da un’opera poetica di David Maria Turoldo composto proprio sul tempo d’Avvento, nel quale ascolteremo testimonianze di persone che vedono danzare la speranza alla luce dell’attesa. La Veglia di preghiera mattutina “Verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge” per riscoprire sempre più che senza di Lui non possiamo fare nulla.
Inoltre la partecipazione, il 6 dicembre, ai Primi Vespri di Sant’Ambrogio con discorso alla Città del nostro Arcivescovo.
Infine, l’Avvento di carità con la raccolta di fondi e la vendita di prodotti a favore delle missioni, in particolare per il progetto pastorale dei fidei donum milanesi a Pucallpa in Perù, che ha l’obiettivo di aprire una casa per accoglienza gruppi giovanili peruviani o italiani per vivere esperienze di servizio all’interno della missione.
«L’Avvento è tempo di grazia non per preparare la commemorazione di un evento passato, ma per orientare tutta la vita nella direzione della speranza cristiana, sempre lieti e sempre insoddisfatti. Invito ad alimentare la virtù della speranza: ne abbiamo un immenso bisogno, noi, il nostro tempo, le nostre comunità.»
(dalla Lettera Pastorale 2019/2020 dell’Arcivescovo Mario)