Espressione della scuola teologica del Seminario Arcivescovile di Milano, “La Scuola Cattolica” è una delle più antiche riviste teologiche
Sommari:
Sezione I
IN ASCOLTO DELLA REALTÀ
Andrea Bonanomi – Giulia Rivellini – Paolo Brambilla, Quanti preti? Per quale popolo? Studio socio-demografico sulla diocesi di Milano, 177-213
L’articolo si propone di elaborare una previsione numerica del clero della diocesi di Milano, contestualizzata nell’evoluzione della situazione religiosa e demografica. Anzitutto si procederà ad un’analisi socio-demografica del territorio su cui insiste la diocesi, che porrà attenzione a questioni quali la fecondità, la partecipazione ai sacramenti, la pratica religiosa e la fruizione
dell’Insegnamento della Religione Cattolica. Successivamente saranno illustrati, dopo averne indicato le modalità di calcolo, i dati numerici previsionali per presbiteri e diaconi fino al 2040. La conclusione vedrà una declinazione concreta delle previsioni elaborate secondo la distribuzione dei presbiteri nei decanati della diocesi.
This article proposes to elaborate a numerical prevision of the clergy of the Diocese of Milan, contextualized in the evolution of the religious and demographic situation. First and foremost we will proceed with a socio-demographic analysis of the territory which the Diocese inhabits, which will place its attention on questions such as fecundity, the frequenting of the sacraments, religious practice and the adherence to scholastic Religious Catholic Instruction. Following on we will illustrate, after having indicated the modality of calculation, the numerical forecast data for priests and deacons up to 2040. The conclusion will see a concrete declination of the previsions elaborated according to the distribution of priests in the deaneries of the Diocese.
Davide Lampugnani, Tra consapevolezza e nostalgia. In ascolto dei laici di una Comunità Pastorale, 215-234
L’articolo ha l’obiettivo di indagare sociologicamente il punto di vista dei laici rispetto alla diminuzione del numero dei preti nelle parrocchie. In particolare, adottando una metodologia di tipo «qualitativo» o «non-standard», attraverso una serie di interviste in profondità condotte ai laici posti in posizioni di responsabilità di una Comunità Pastorale della diocesi di Milano,
si ricostruiscono le rappresentazioni e le pratiche attivate per far fronte alla drastica diminuzione della popolazione ecclesiale. In questo modo, diviene possibile far emergere e approfondire alcuni specifici nodi sociali e pastorali, quali, per esempio, il rapporto tra consapevolezza del presente e nostalgia per il passato oppure il rapporto tra la necessità di alleggerire le agende clericali e la possibilità di incentivare maggiormente le forme di incontro personale. L’articolo si conclude sottolineando l’importanza di tre parole-chiave per quanto riguarda il futuro cammino ecclesiale: «desiderio», «relazione», «qualità».
The article aims to sociologically investigate the perspective of lay people with respect to the decrease in the number of priests in parishes. More specifically, adopting a «qualitative» or «non-standard» methodology, through a series of in-depth interviews conducted with lay people placed in positions of responsibility in a Pastoral Community in the Diocese of Milan, enables us to explore the representations and practices activated to cope with the drastic decrease in the clerical population. In this way, it becomes possible to bring out and deepen some specific social and pastoral issues, such as, for example, the relationship between awareness of the present and nostalgia for the past, or the relationship between the need to lighten clerical agendas and the possibility of encouraging more personal forms of relationships. The article concludes by stressing the importance of three keywords regarding the future of ecclesial journey: «desire», «relationship», «quality».
Giuseppe Como, Il tempo per accordare gli strumenti. Riflessioni a partire dal vissuto dei preti ambrosiani, 235-266
Tra il 2020 e il 2021, i presbiteri della diocesi di Milano hanno incontrato l’Arcivescovo Delpini suddivisi per classi di ordinazione. Il materiale relativo a questi incontri consente di ricostruire con buona approssimazione i temi più sensibili del vissuto dei preti. A partire da questi dati, il contributo intende offrire alcuni spunti per orientare l’esperienza spirituale dei presbiteri secondo criteri evangelici e di fedeltà a questo tempo. Si sottolineano, in particolare, la prossimità al vissuto delle persone, nella prospettiva del servizio che il sacerdozio ministeriale rende al sacerdozio comune dei battezzati; la necessità di praticare l’ascolto come atteggiamento pastorale fondamentale; la cura per la qualità “domestica” e famigliare delle relazioni pastorali; l’esigenza di vivere il primato della fede e di assicurare spazi e occasioni per la comunicazione della fede; l’urgenza di percorrere vie di autentica fraternità presbiterale, orientata alla missione.
Between 2020 and 2021, the priests of the Diocese of Milan have met Archbishop Delpini divided according to classes of ordination. The material relative to these meetings allows us to reconstruct with a close approximation the more delicate topics relating to the priests’ life experience. Making use of this information, this contribution intends to offer some points of orientation for both priestly spiritual experience according to gospel values and faithfulness to the times we live in. A particular emphasis is given to people’s concrete daily life, in the perspective of the service which priestly ministry renders to the common priesthood of all the faithful; the necessity of practicing listening as a fundamental pastoral attitude; care for the “domestic” and familial quality of pastoral relations; the need first and foremost to live out faith and to create the appropriate conditions of time and place for its communication; the urgent need to trace authentic fraternal presbyteral paths, orientated towards mission.
Sezione II
PROSPETTIVE PASTORALI
Roberto Repole, Ministero episcopale e ministero presbiterale in prospettiva, 269-290
L’articolo delinea prospettive utili sia per la teologia del sacramento dell’ordine, sia per l’esercizio concreto del ministero presbiterale ed episcopale. In dialogo con i maggiori teologi della seconda metà del XX secolo (Rahner, Schillebeeckx, Küng, Kehl, Moingt) lo studio fa emergere come alcune tesi proposte negli anni ’70 siano ormai superate dalla storia mentre altre siano
ancora attuali. La stretta connessione tra carisma personale, funzione di presidenza e sacramento dell’ordine nei suoi differenti gradi, così come la relazione tra pluralità di comunità ecclesiali e pluralità di identità presbiterali, appaiono come i luoghi strategici per una teologia che non si stacchi dal reale vissuto dei soggetti in gioco.
The article outlines perspectives which are useful both for the theology of Orders and for the concrete exercise of priestly and episcopal ministry. In dialogue with the major theologians of the second half of the 20th century (Rahner, Schillebeeckx, Küng, Kehl, Moingt) this study shows how some of the theses proposed in the 70’s have been surpassed by history whereas others are still pertinent today. The close connection between personal charisma, the function of presiding and the Sacrament of Holy Orders in its different degrees, as is the relationship between the plurality of various ecclesial communities and the plurality of presbyteral identities, show themselves to be the strategic places for a theology which is not disjointed from the living reality of the people involved.
Martino Mortola, Le destinazioni del clero/2. Un discernimento necessario, 291-314
Lo studio offre alcune indicazioni concrete alla luce dei rapidi cambiamenti che sta attraversando la diocesi di Milano in ordine alla distribuzione del clero. Il punto di partenza è la stretta relazione tra il mutamento del volto della comunità e il mutamento della identità e della missione del presbitero diocesano. Ponendosi in dialogo con le proposte di Lobinger e Borras, si delinea una via possibile di riforma che tiene conto di alcune specificità della Chiesa di Milano. In particolare, si studia come il momento della destinazione di un nuovo parroco possa diventare l’occasione propizia per un serio discernimento che coinvolga tutti i soggetti in gioco. L’esito del discernimento vissuto in forma sinodale è duplice: scegliere quale forma di chiesa può compiere meglio la missione evangelizzatrice in un determinato luogo e individuare la persona adatta a ricoprire il compito di guida di tali comunità.
This study offers some concrete indications in the light of the rapid changes which the Diocese of Milan is undergoing concerning the distribution of the clergy. The starting point is the strict relationship that exists between the changing face of the church communities and the changing identity and mission of the diocesan priest. Placing ourselves in dialogue with the proposals of Lobinger and Borras, allows us to outline a possible road to reform which takes into account some unique characteristics of the Diocese of Milan. In particular, we will study how the moment of the placement of a new Parish Priest may become the favorable occasion for a serious discernment which regards all of the people involved. The outcome of discernment lived out in a synodal manner is twofold: the choosing of which form of church may better accomplish the evangelizing mission in a specific place and the selecting of the right person to cover the role of the guide of such communities.