Venti cerimonieri, ragazzi e ragazze, sono arrivati in Seminario per la Quattro giorni cerimonieri 2015 da diversi paesi della Diocesi
Sono arrivati da diversi paesi della diocesi: Sesto San Giovanni, Bareggio, Cascina del Sole, Milano, Macherio, Varese, Bollate, Trezzano Rosa, Corsico, Lissone, Fagnano Olona, Verano Brianza, Fenegrò, Robecco sul Naviglio, Desio. Diverse le provenienze ma unica la passione per il servizio all’altare e la fede.
Daniele Cannone, seminarista salesiano, ci ha ricordato i 200 anni della nascita di don Bosco e una frase che disse al giovane Michele Rua, suo successore: “Io e te faremo tutto a metà”. Abbiamo ripreso questa frase per esprimere la condivisione che è nata tra noi partecipanti alla Quattro giorni.
Condivisione fraterna di momenti di preghiera e di gioco, senza dimenticare i momenti festosi in cui sederci tutti a tavola dando una mano nella sparecchia tura senza lamentarsi. Abbiamo ascoltato alcune testimonianze vocazionali: di Daniele, del seminarista diocesano Emanuele Beretta e della suora Maria Virginia, monaca romita del Sacro Monte di Varese.
Due sono stati i momenti di formazione liturgica con Daniele e con mons. Claudio Fontana, cerimoniere dell’Arcivescovo: come guidare il gruppo chierichetti e come svolgere il compito di cerimoniere. Il cerimoniere è come la ruota principale di un orologio che non si vede ma è la prima a trasmettere il movimento a tutte le altre.
La giornata era ritmata da momenti di preghiera nella cripta del Seminario, lodi al mattino e vesperi alla sera e ogni giorno la celebrazione della Messa. La sera di lunedì è stata dedicata all’adorazione eucaristica in cui, nel silenzio, ciascuno si è lasciato provocare dalla domanda rivolta a Gesù: “Signore, cosa vuoi che io faccia nella mia vita?”.
L’uscita di quest’anno ha avuto come meta il Sacro Monte di Varese che abbiamo raggiunto percorrendo la Via Sacra accompagnati come guida da Paola che ci ha spiegato il significato delle 14 cappelle. Dopo un simpatico pranzo abbiamo avuto la possibilità di conoscere la comunità delle Romite Ambrosiane con le quali abbiamo condiviso la preghiera del Vespero.
Questo è stato, come ha detto un cerimoniere, “tempo di comunione tra gioco e preghiera.” È confortante vedere ragazzi e ragazze che attraverso il compito di cerimonieri crescono nell’amicizia con Gesù imparando a vivere “il servizio, l’amicizia e la fatica”.