Dalla sera del 2 agosto 23 seminaristi di 5 teologia, reduci da oratori estivi, campeggi e vacanze in montagna con le comunità di origine e di servizio, sono rientrati in Seminario per prepararsi a sostenere l’esame di baccalaureato, conclusivo del ciclo istituzionale degli studi teologici e che fornisce il relativo diploma.
L’esame, articolato fra una prova scritta (il 18 agosto) e una orale (il 31), ha lo scopo di valutare la maturità teologica dei candidati, verificando in loro il possesso di una sintesi teologica proporzionata al curriculum di studi percorsi.
Avendo finalità e contenuti propri e specifici, esso si configura come esame a sé stante, distinto dagli esami conclusivi del quinto corso istituzionale teologico.
Come già ricordava nell’istruzione seminaristica dell’autunno 2015 il Card. Scola, citando San Carlo, il Seminario è pensato da sempre come luogo di studio, oltre che di intensa preghiera, entrambe finalizzate al servizio di una formazione presbiterale il più equilibrata e attuale possibile.
Lo studio estivo, particolarmente intensificato per sostenere le prove di verifica d’esame, si struttura generalmente in lunghe giornate di apprendimento, precisazione e riproposizione dei contenuti ricevuti durante l’anno. Dai primi approcci filosofici del Biennio alle sintesi antropologiche e teologiche della V teologia, tutto concorre, in maniera sempre più attuale e conforme alle disposizione della Ratio Studiorum dei Seminari e della CEI, a realizzare quella ragione credente, che scaturisce dallo stupore della fede e si mette in moto per «rendere ragione della speranza che è in noi» (1Pt 3,14). E’ infatti doveroso oggi, per chiunque si appresti a servire il popolo di Dio, in ogni dove e in ogni ufficio sia richiesto, contribuire a riconciliare quell’ormai secolare frattura fra fede e ragione che tanto ha aggravato l’apprezzamento della questione religiosa nell’epoca moderna e contemporanea. Soltanto una preparazione articolata scientificamente può rivelare cosa sia effettivamente l’oggetto del sapere più apprezzabile, ossia quell’umano in cui si manifesta il divino, che non attende altro che entrare in una concreta relazione di autentica conoscenza.
Inoltre gli stessi esaminandi verranno quasi tutti coinvolti nel servizio liturgico in Duomo nella Solennità di Maria Assunta, celebrazione centrale del calendario liturgico estivo.
A tutti facciamo il nostro più sentito “in bocca al lupo” e garantiamo il sostegno nella preghiera.