I seminaristi ambrosiani sono rientrati dal pellegrinaggio in occasione della canonizzazione di Papa Paolo VI, già Arcivescovo di Milano. Hanno trascorso 4 giorni intensi, in cui hanno potuto vivere ed assaporare a pieno la bellezza della santità di un uomo come Montini.
Nello specifico sabato mattina si è svolto l’incontro privato dei seminaristi Lombardi con Papa Francesco, presso la sala Clementina nel palazzo Apostolico, in cui il Santo Padre ha risposto alle domande dei seminaristi per poi salutarli uno per uno.
Il Papa ha invitato i presenti ad avere un dialogo fraterno e sincero, ad avere anche dei dubbi ma a saperli abitare. Inoltre ha insegnato e testimoniato ai presenti che la Chiesa deve saper perdonare come deve imparare a condannare se scandalizzata.
Nel congedarci, Papa Francesco ha invitato ciascuno ad una santità ordinaria! La giornata si è conclusa con la preghiera dei Vesperi tenuta insieme all’Arcivescovo Mons. Mario Delpini e a tutti i pellegrini della Diocesi di Milano, presso la Basilica dei XII Apostoli di cui è titolare il Card. Angelo Scola.
La giornata di domenica ha visto come protagonista la celebrazione della canonizzazione di Paolo VI insieme ad altri 6 santi. Nell’omelia, in piazza San Pietro, il Santo Padre ha parlato del rapporto che dovremmo avere con Dio, ponendo l’accento sulla relazione con Gesù: «Siamo innamorati del Signore oppure eseguiamo semplici precetti? (…) L’importante è tornare a Lui, dobbiamo imparare quel gusto di lasciare qualcosa e abbracciarlo. (…) Facciamo fare un salto al nostro amore!»
Lunedì mattina il pellegrinaggio ha visto la sua conclusione con la S.Messa di ringraziamento presieduta dal Card. Coccopalmerio alla presenza dei fedeli ambrosiani e bresciani. Il Cardinale ha voluto così ringraziare il Signore per il dono di Paolo VI e della sua testimonianza affinchè aiuti tutti noi a donare la vita al Signore. Il Card. Coccopalmerio si è cosí rivolto salutando i presenti riprendendo il vangelo: «”Simone di Giovanni mi ami?” Come Gesù chiese a Pietro lo chiede anche a noi e Papa Paolo VI ha risposto a questa domanda con la sua vita».