Il numero di maggio di Fiaccolina è dedicato ad un altro importante pilastro, che regge e alimenta ogni vocazione cristiana, quello dei sacramenti.

Lo aveva capito bene il giovane milanese Carlo Acutis (1991-2006), protagonista del fumetto. «L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo». Così ripeteva il ragazzo che ha fatto dell’amicizia con Gesù il perno della sua pur breve vita e che nel 2020 la Chiesa ha dichiarato Beato.

Grazie alla forza che gli veniva da questo sacramento, Carlo ha vissuto persino la sua morte come un dono, o meglio come un sacrificio, offerto per il Papa e per la Chiesa.

Durante la Messa, stando davanti all’altare, siamo realmente ai piedi della croce di Gesù che si offre in sacrificio per noi. Per questo Carlo ricordava ai suoi amici che «Gerusalemme l’abbiamo sotto casa», nella chiesa del nostro quartiere o del nostro paese.

Ma l’Eucaristia ha anche un altro effetto: fa Chiesa. Usando un’immagine che ad Acutis sarebbe piaciuta moltissimo, la Chiesa è il miglior social network. Ma non funziona senza una buona connessione, alimentata appunto dall’Eucaristia e dagli altri sacramenti.

Su questo numero, inoltre, sono riportati i passi più significativi della riflessione tenuta da mons. Claudio Fontana, cerimoniere dell’Arcivescovo, a conclusione del Corso cerimonieri, lo scorso 19 marzo nel Duomo di Milano: un’ABC del servizio!

Oltre ai commenti ai Vangeli delle domeniche, segnaliamo l’intervista a Stefano, un ragazzino di 12 anni che, con la sua creatività, è diventato un collaboratore della “Consulta diocesana Comunità cristiana e disabilità”. Per i più sportivi, l’intervista al giovane cestista Federico Ricci.

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