Sul numero di maggio di Fiaccolina si parla della competizione, un tema molto vicino ai ragazzi, che tocca tanti campi della loro quotidianità.

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La competizione è qualcosa di naturale, fa parte della nostra natura e deriva dall’evoluzione della specie. Non è sbagliata in sé, ma quando diventa un voler vincere a tutti i costi e, soprattutto, quando si trasforma nel non essere in grado di accettare una sconfitta, è un problema.
Il Vangelo ci insegna che dobbiamo gareggiare nello stimarci a vicenda, gioendo anche dei successi degli altri.
Questo vale nello sport e più in generale nella vita. E allora cosa fare quando un amico, un fratello, magari anche un genitore non ci fa sentire all’altezza?
«Ricordiamoci sempre una cosa: il nostro valore non dipende dai risultati scolastici, sportivi o in qualsiasi altro ambito – spiega la psicologa Marta nella sua rubrica -. Un po’ di invidia può essere normale e magari può spingerci ad allenarci con maggiore grinta o a studiare di più. Quello che è importante è la determinazione e la serietà che mettiamo nell’affrontare i nostri impegni, cercando per quanto possibile di dare il meglio. Il risultato, poi, non dipende sempre da noi».
E allora, come racconta il fumetto, vince davvero chi ha passione per ciò che fa e soprattutto chi è capace di fare squadra, di dire “noi”, prima che “io”.
La rubrica di preghiera invita ad affidarsi a Maria, nel mese di maggio a lei dedicato, mentre nello spazio deputato alle diverse realtà della Diocesi si parla dell’arciprete e degli alabardieri del Duomo di Monza, un piccolo esercito da sempre pronto a servire la chiesa madre della città.

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