Queste parole di Sant’Ambrogio esprimono con forza quanto i diaconi hanno vissuto nel loro pellegrinaggio a Roma, incontrando il Santo Padre e facendo esperienza di Chiesa.
Sono stati giorni molto intensi di incontri, di testimonianze e di preghiera.
I diaconi hanno incontrato anche i più stretti collaboratori del papa, tra cui il card. Krajewski che ha raccontato la nascita di uno dei dormitori voluti dal papa per i senzatetto di Roma. I cardinali Ladaria, Cantalamessa, Tagle e Parolin hanno celebrato la messa sull’Altare della Tomba di San Pietro.
Non sono mancate le visite guidate alla scoperta delle bellezze artistiche del Vaticano: la basilica di San Pietro, la Necropoli Vaticana, il Palazzo Apostolico e la Biblioteca Vaticana.
Nel pomeriggio di giovedì, il Santo Padre ha dedicato un’ora e mezza del suo tempo ad incontrare i diaconi. Con molta semplicità e informalità, Papa Francesco ha ascoltato i diaconi rispondendo alle loro domande che hanno toccato i temi più diversi: consigli per il futuro ministero, la difficile situazione geopolitica che stiamo vivendo, come essere operatori di pace, la liturgia, la carità e altre tematiche. Il Santo Padre ha invitato i futuri presbiteri a rimanere umili e a «tenere aperte tutte le porte» per essere segno vivo della presenza di Cristo per ogni uomo e donna che incontreranno.