Pizzaut una bella storia perché è vera, e ha per protagonisti Leo, un bambino autistico e suo padre Nico. È un progetto per inserire nel mondo lavorativo i ragazzi autistici, parola d’ordine: «nutriamo l’inclusione».

Pizzaut

È grazie all’affetto, alla determinazione e al sorriso di Nico e di tutta la sua famiglia che Leo è cresciuto, insieme alla sua disabilità, ancora poco conosciuta e tutelata. Solo in Italia sono 600 mila le famiglie che vivono quotidianamente le difficoltà legate all’autismo.
Il fumetto, scritto da Ylenia Spinelli e disegnata da Bruno Dolif, parla il linguaggio dei piccoli, racconta le cose in maniera semplice e diretta: le difficoltà a cui un bimbo autistico va incontro a scuola e nelle relazioni, non nasconde gli episodi di emarginazione, ma poi accende la fiducia che un futuro diverso, quasi autonomo, sia possibile.
Tra le pagine a colori ci sono anche degli approfondimenti di psicologia e teologia. Non solo, ci sono anche dei suggerimenti su alcuni film da vedere sull’argomento. Acampora: “E’ davvero bello ed emozionante che Pizzaut possa diventare uno strumento educativo e di crescita sociale per i bambini e i ragazzi della Diocesi di Milano. Il fumetto è lo strumento migliore per dialogare con loro”.
L’inaugurazione del primo locale è stata rimandata tante volte causa Covid, ma finalmente il 1° maggio, festa dei lavoratori, inaugurerà il suo primo ristorante.