Come sia stato possibile per bambini dai sette ai dieci anni resistere per mesi a persone - tra cui i loro stessi familiari - che li trattavano come bugiardi, solo Dio lo sa! Altrettanto straordinario è che tre “pastorelli” di quell’età abbiano avuto la forza di ripetere, senza mai contraddirsi, davanti a un mare di credenti, curiosi e increduli, che la Madonna e, prima ancora, un angelo si erano mostrati loro.
A tanti interrogativi cerca di rispondere l’ultimo libro di don Franco Manzi, Fatima. Profezia e teologia, pubblicato da San Paolo.
Direttore della Sezione Parallela della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, docente di Sacra Scrittura presso il Seminario, membro della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, Manzi, in questa monografia, ricostruisce in maniera approfondita le vicende legate a Giacinta, Francesco e Lucia, nell’orizzonte più ampio delle rivelazioni private di carattere mariano.
Si resta senza parole quando si viene a sapere che il sindaco massone e miscredente di Vila Nova de Ourém, un certo Artur de Oliveira Santos, nell’agosto del 1917, sottrasse i tre bambini con un inganno alle rispettive famiglie e andò avanti, per ben tre giorni, a spaventarli con vere e proprie minacce di morte. E ciò nonostante, i tre bambini non ritrattarono nulla delle visioni che avevano avuto. Anzi, ebbero il coraggio di mantenergli nascosto il “segreto” che la Madonna aveva affidato loro un mese prima1. Infine, stupisce che i tre veggenti avessero contemporaneamente le stesse visioni, benché solo Lucia riuscisse a comunicare con l’angelo e con la Madonna; Giacinta li vedeva e li ascoltava in silenzio, mentre Francesco poteva unicamente contemplarli.
Eppure tutti e tre mostravano di avere, durante le visioni, un senso della realtà differente da quello comune. Senza dubbio, in quegli istanti di grazia, anche loro vedevano – proprio come gli altri presenti – gli alberi di leccio di Cova da Iria. Tuttavia soltanto loro “vedevano” su una di quelle piante una Signora celeste, che nessun altro riusciva a scorgere. Ma cosa percepivano in realtà? Prima ancora: vedevano davvero qualcosa di più degli altri o era tutto frutto di fantasie e bugie di bambini incompresi? Insomma, cosa avvenne in quello sperduto villaggio di Fatima, a circa cento chilometri a nord di Lisbona, tra il 1916 e il 1917?
Tra i tanti interrogativi con cui si potrebbe studiare l’evento-Fatima, il presente libro, scritto con un linguaggio ad un tempo semplice e profondo, cerca di dare risposta soprattutto a questo: com’è potuto accadere che il Cristo glorificato, l’Assunta, san Giuseppe e un angelo si siano “fatti prossimi” in visione a quei tre bambini, passando il “confine” tra il mondo dei risorti a quello terreno?
PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI si veda anche LO SPECIALE su FIACCOLA di Maggio con un’intervista esclusiva a suor Ângela de Fátima Coelho, postulatrice di Francisco e Jacinta, che il prossimo 13 maggio il Papa dichiarerà Santi e vice postulatrice di Lucia, di cui a febbraio è stata chiusa la fase diocesana della causa di beatificazione.
Per info su Fiaccola è possibile contattare il Segretariato per il Seminario (Piazza Fontana, 2 – Milano, tel. 02.8556278).