Il tema della resurrezione di Lazzaro è stato trattato da una notevole varietà di artisti, in questa miniatura presa dal “Libro delle Ore di Maria di Borgogna ” (Maestro di Maria di Borgogna, 1477, Nationalbibliothek, Vienna), Gesù è colto nell’atto di benedire, proprio nel momento in cui sta dicendo al morto: “Lazzaro, vieni fuori! ”
Sin dalle prime raffigurazioni della pittura catacombale fino ad arrivare alle grandi opere moderne, i migliori maestri hanno tratto il tema della resurrezione, prendendo ispirazione soprattutto dai versetti di Giovanni che narrano la vicenda (basti pensare alle opere di Sebastiano del Piombo o Caravaggio).
Spesso le scene che rappresentano questo tema sono magnificenti, pompose, accompagnate da grandi gesti di Gesù oppure, al contrario, sono scene “fredde”, un po’ asettiche, in cui i personaggi presenti al momento dell’uscita di Lazzaro dal sepolcro, sembrano non fare una piega.
Anche in questa miniatura la scena ci appare molto serena, forse troppo tranquilla. Gesù è colto nell’atto di benedire, proprio nel momento in cui sta dicendo al morto: “Lazzaro, vieni fuori! ” (Gv 11,43). Il sepolcro è già aperto, un Lazzaro un po’ incredulo sta uscendo, aiutato da un uomo anziano. Colpisce che i volti e i gesti dei personaggi non lascino trasparire la minima emozione. Insomma: “un morto sta uscendo dal sepolcro!” ci verrebbe da dire… L’unico che pare spingersi un po’ oltre con la gestualità è l’uomo sulla destra che si copre il naso e la bocca, reazione dovuta al cattivo odore di Lazzaro, che era dentro il sepolcro già da tre giorni.
In realtà, si tratta di una miniatura molto fine, che può dire qualcosa anche a noi se proviamo a leggerla in profondità. Per esempio, la scena in primo piano dell’uomo che aiuta Lazzaro pare proprio richiamare al gesto del battesimo che, in passato, avveniva per immersione in una vasca. Il battesimo è una rinascita alla vita di grazia, così come il morto è rinato alla vita. Lazzaro guarda Gesù. Il battesimo, la chiamata alla vita da parte di Gesù ci permette di guardare a Lui e con Lui tutte le cose. Grazie a questo sguardo che ci è donato possiamo cogliere la bellezza. La bellezza del paesaggio sullo sfondo, la bellezza dei fiori e degli uccelli che decorano tutt’intorno la scena. Gesù ci chiama alla vita per permetterci di guardare con occhi nuovi anche la morte (“chi crede in me, anche se muore, vivrà ”- Gv 11,25).